Sono coinvolti solo gli studenti della classe e/o dell’Istituto |
Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo |
Generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo |
Chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo |
I bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima |
I cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri “amici” anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo |
Le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente |
Il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto il mondo |
Le azioni di bullismo avvengono durante l’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa |
Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24 |
Le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive |
I cyberbulli hanno ampia liberta nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale |
Bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima |
Percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia |
Reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell’atto dell’azione di bullismo |
Assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni |
Tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza. |
Sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al “profilo utente” creato |